![]() |
||
![]() |
![]() |
Il fondatore: Vincenzo Luparia |
|
Vincenzo Luparia
(1808-1886) uno di quei personaggi venati dalla tipica ottocentesca
magnanimità di cui Casale e il Monferrato ebbero a beneficare, e che oggi
a tanti anni di distanza dal loro fattivo operare, sono pressoché
sconosciuti e dimenticati. |
Nel 1842 Lanza aveva
sollecitato la creazione dell’Associazione Agraria che aveva lo scopo di
attendere alle attività dell’agricoltura e di promuovere lo sviluppo, e ne
aveva anche ricoperto l’incarico di segretario. Nel 1847 per delega
dell’Associazione Agraria a Casale era stato organizzato quel celebre
Congresso Agrario (che si trasformò in congresso rivoluzionario al grido
di “Viva l’Italia libera ed indipendente”). Fra gli attivi partecipanti vi
fu anche V. Luparia, già conquistato dalle idee del Lanza. Col gennaio del
1848 nasceva a Casale “Il Carroccio” giornale pervaso da idee
anti-austriache, liberali e nazionali, e Luparia vi collabora a fianco di
Lanza, Mellana, Rattizzi, Vecchio, Pinelli. |
Poi il 23 Marzo del 1848
il Piemonte osava attaccare l’Austria; ma la prima fase delle guerra si
doveva concludere amaramente con l’armistizio firmato a Vigevano il 9
Agosto 1848 e dal Gen. Conte Carlo Canera di Salasc. Luparia che si era
immesso nella politica locale veniva eletto nell’ottobre 1848 nel
Consiglio Comunale di Casale. La guerra riprendeve nel Marzo 1849 per
concludersi subito con la disfatta di Novara e la difesa estrema di
Casale, difesa organizzata dalle autorità municipali e non certo da quelle
militari ormai in ginocchio. |
![]() |
Questi studi,
unitamente ad “osservazioni” sulla teoria del prof. G. Gabba, furono
particolarmente seguiti per le dotte enunciazioni e furono oggetto di
continue consultazioni forensi, anche molti anni dopo la loro
pubblicazione. Nel 1857 era stato nominato membro della Commissione
incarica di dare esecuzione al testamento della Contessa Clara Leardi ai
fini della costituzione di un Istituto Tecnico. Egli, che fu relatore dei lavori, si era battuto ad aveva ottenuto che nel Regolamento predisposto fosse specificato art.2: “…vi sarà inoltre un insegnamento speciale per il Commercio ed un altro per l’Agricoltura tecnico-pratico”. Così nacque l’Istituto Leardi con la sezione di Agraria. Ma questa venne soppressa nel 1876 con grande delusione del Luparia, tanto che egli, amico dell’On.le Mellana (di cui fu esecutore testamentario nel 1879) gli aveva suggerito un voto ed una attenzione a che “…l’insegnamento dell’agricoltura sia non tanto teorico quanto e più particolarmente pratico”. Passarono ancora diversi anni. Egli continuò nella sua attività forense benevolo e cortese con tutti, specie con i poveri. Sosteneva:“Deve esserci la libertà assoluta nell’ordine delle leggi e le leggi devono essere votate da una rappresentanza di cittadini indipendenti, coscienziosi e liberi”. Pubblicò ancora alcuni studi giuridici. Poi, ormai anziano, si era ritirato nella sua Villa a S. Martino di Rosignano dedicandosi alla vitivinicoltura pratica con particolare attenzione la lotta contro le malattie che bersagliavano le viti. Moriva il 9 Gennaio 1886. I funerali a Casale furono imponenti con partecipazione di rappresentanti del foro, della magistratura, gli amministratori dei Comuni di Casale e di Rosignano. L’avv. Augusto Battaglieri gli aveva dedicato un commovente discorso funebre in Piazza dell’Ospedale di Carità e sulla tomba lo ricordò con parole toccanti l’amico Felice Panizzardi. Venne tumulato nella Cappella della Confraternita di S. Evasio, della quale era stato nel Consiglio dei Reggenti. Nel testamento l’olografo ricevuto dal Notaio Carlo Guaschino il giorno successivo alla morte chiamava “nomine tenus” un erede a cui dava il peso di fondare una Scuola Agraria con pensionato per formare dei buoni e modesti agenti di campagna. L’esecutore testamentario era il nipote Cav. Camillo Callori. Non mancarono le impugnazioni fatte dai vari eredi , ma in mezzo alle lungaggini giudiziarie negli anni 1887, 1888, 1889 verranno emessi i necessari decreti per la costituzione dell’Ente e della Scuola con il patrimonio dell’Avv. Luparia. La semente aveva attecchito. I resti Dell’Avv. Luparia vennero traslati nel 1938 nell’Ossario dell’Edicola dei Callori ed in quell’occasione s è perduta l’iscrizione appostavi dai nipoti di Camillo Callori e Vittoria Guasta Coniugi, ed il busto che ornava la tomba precedente. |