(cognome, nome e
professione) |
Bartolomeo Mana, vigile urbano. |
(luogo e date di
nascita) |
Nato a Marene (Cn) il 24 Dicembre 1944 |
(luogo e
data
dell'attentato) |
Druento (To) il 13 luglio 1979 |
(luogo e
data di morte) |
Druento (To) il 13 luglio 1979 |
(descrizione
attentato) |
In servizio disarmato nelle vicinanze dell'agenzia
della Cassa di Risparmio, è aggredito con un collega da un
commando che sta rapinando la banca, viene spinto all'interno
dove cade picchiando il capo. Mentre semistordito cerca di rialzarsi, viene
ucciso con un colpo a bruciapelo alla testa. |
(biografia) |
Figlio di un vigile urbano, è cantoniere fino a pochi mesi
dai fatti. Nell'Aprile
'79 vince il concorso e proprio il 13 Luglio ottiene la nomina formale di agente di polizia giudiziaria. |
(rivendicazione,
autori) |
Non ci fu rivendicazione e perciò nei primi tempi si
pensò ad una rapina di delinquenza comune. Una maxi operazione antiterrorismo, tra Torino e Parigi, nell'estate 1980
conduce all'arresto di 28 esponenti di Prima Linea e Ronde
Proletarie ed emergono i nomi di Francesco Giuffrida e Vito
Biancorosso che risulteranno implicati nei fatti. Nel 1981, a seguito delle confessioni del
terrorista "dissociato" di Prima Linea, Roberto
Sandalo, si ha conferma che quella spietata rapina fu condotta
da un gruppo di terroristi per un "esproprio". Oltre
lo stesso Sandalo vi partecipò il "pentito" Marco
Donat-Cattin. |
(stato
processuale) |
Sabato 10 Dicembre 1983 viene emessa dalla Corte
d'Assisi di Torino la sentenza del processo contro Prima Linea.
Nove ergastoli (contro i 32 richiesti dal Pubblico Ministero),
sei condanne a oltre i 30 anni, nove a pene comprese tra i 20 e
i 30 anni, pene a scalare fino a pochi mesi, contro i 134
esponenti di PL per attentati nel Torinese e nel Milanese tra il
1976 e il 1980, tra cui quello che costò la vita a Bartolomeo
Mana. |
(status
famigliari) |
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(note) |
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